Il Candesartan ha ridotto l’incidenza di diabete mellito di nuova insorgenza nello studio HIJ-CREATE


Lo studio HIJ-CREATE ( The Heart Institute of Japan – Candesartan Randomized trial for Evalutation in Coronary Artery Disease ) ha confrontato la riduzione dell’incidenza di eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ) tra la terapia a base di Candesartan ( Atacand, Ratacand ), un antagonista del recettore dell’angiotensina, e la terapia standard non a base di sartani.

Hanno preso parte allo studio 2.049 pazienti con malattia coronarica ed ipertensione. Il 35% circa dei pazienti aveva sofferto in precedenza di sindrome coronarica acuta, ed il 38% di infarto miocardico.

L’endpoint primario era rappresentato dagli eventi MACE ( morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non-fatale, angina pectoris instabile, insufficienza cardiaca, ictus, ed altri eventi cardiovascolari richiedenti l’ospedalizzazione ).
Gli endpoint secondari comprendevano diabete mellito di nuova insorgenza, rivascolarizzazione.

Il periodo di osservazione è stato di 3 o più anni.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere la terapia a base di Candesartan senza aggiunta di un Ace inibitore ( n=1.024 ), oppure un regime non basato sui sartani ( n=1.025 ).

Il trattamento con Candesartan ha ridotto dell’11% l’incidenza di MACE, rispetto alla terapia standard non basata sui sartani.
Durante il periodo di follow-up medio di 4,2 anni sono stati riscontati 264 eventi MACE nel gruppo Candesartan ( 25,8% ) e 288 nel gruppo non-sartani ( 28,1% ) ( rischio relativo, RR=0.89; p=0.19 ).
Il Candesartan, tuttavia, ha ridotto in modo significativo, l’incidenza dell’endpoint primario a 3-6 mesi dopo la randomizzazione ( HR=0.55; p=0.021 ).

L’incidenza di diabete mellito di nuova insorgenza è stata più bassa con il Candesartan ( 1,1% ), rispetto alla terapia standard senza sartano ( 2.9% ) ( p=0.027 ).

Una sottoanalisi ha mostrato che il Candesartan ha ridotto del 21% l’incidenza di MACE nei pazienti con alterazioni della funzione renale, rispetto alla terapia non basata sui sartani ( p=0.039 ). ( Xagena_2007 )

Fonte: American Heart Association ( AHA ) – Congress, 2007



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