Diabete: inferiorità dello stent Taxus rispetto allo stent Cypher
Ricercatori coreani hanno confrontato l’efficacia degli stent a rilascio di Sirolimus ( Cypher ) con gli stent a rilascio di Paclitaxel ( Taxus ) nei pazienti con diabete mellito.
Un totale di 400 pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad impianto di stent a eluizione di Sirolimus ( n=200 )oppure di stent a eluizione di Paclitaxel.
L’endpoint primario era rappresentato da ristenosi in-segmento, a 6 mesi.
L’analisi era intention-to-treat.
E’ stato osservato che la ristenosi in-stent ( 3.4% versus 18.2%; p=0.001 ) e la ristenosi in-segmento ( 4.0% versus 20.8%; p<0.001 ) a 6 mesi, e la rivascolarizzazione della lesione target a 9 mesi ( 2% versus 7.5%; p=0.017 ) erano significativamente più basse nel gruppo in cui era stato impiantato lo stent a rilascio di Sirolimus, rispetto al gruppo con impianto di stent medicato con Paclitaxel.
Nel corso del follow-up a 9 mesi l’incidenza di mortalità ( 0% con stent a Sirolimus versus 0.5% con stent a Paclitaxel ) o di infarto miocardico ( 0.5% con stent a Sirolimus versus 0.5% con stent a Paclitaxel ), non è risultata statisticamente significativa tra i 2 gruppi.
L’incidenza degli eventi avversi cardiaci maggiori ( MACE ), che comprendevano morte, infarto miocardico e rivascolarizzazione della lesione target a 9 mesi ( 2% versus 8%; p=0.010 ), era più bassa nel gruppo con stent medicato con Sirolimus che con Paclitaxel.
I dati dello studio hanno mostrato che l’impianto di stent a rilascio di Sirolimus è superiore nel ridurre la ristenosi angiografica e nel migliorare gli outcome clinici a 9 mesi nei pazienti con diabete mellito e malattia coronarica, rispetto all’impianto di stent a rilascio di Paclitaxel. ( Xagena_2008 )
Lee S-W et al, J Am Coll Cardiol 2008; 52: 727-733
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