Finerenone nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica


Lo studio di fase III FIDELIO-DKD ha incluso 5.734 pazienti su 13.911, presi in esame in 48 Paesi, con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, in trattamento con ACE inibitori o bloccanti del recettore dell’angiotensina II ( sartani ); 5.674 sono stati inclusi nell’analisi statistica.

Sono stati inclusi i pazienti che avevano o albuminuria elevata ( rapporto albumina-creatinina nelle urine da 30 a 2 di area di superficie corporea e retinopatia diabetica, oppure rapporto albumina-creatinina da 300 a 5.000 ed eGFR da 25 a 2.

In un periodo run-in, la terapia con i bloccanti del sistema renina-angiotensina ( RAAS ) è stata aggiustata alla dose massima tollerata.
I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere placebo oppure Finerenone ( dose iniziale 10 mg o 20 mg in relazione alla velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ), eventualmente con successivo aggiustamento.

L’endpoint primario, valutato da una analisi time-to-event, era un composito di insufficienza renale, una diminuzione sostenuta di almeno il 40% di eGFR dal basale per un periodo di almeno 4 settimane, o il decesso per cause renali.
Il principale endpoint secondario, valutato da una analisi time-to-event, era un composito di morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale o ospedalizzazione per scompenso cardiaco.

Nel corso di un periodo di follow-up mediano di 2.6 anni, un evento dell’endpoint primario si è verificato nel 17.8% ( 504/2.833 ) dei pazienti del gruppo Finerenone e nel 21.1% ( 600/2.841 ) del gruppo placebo ( hazard ratio, HR 0.82; IC 95%, 0.73 - 0.93; P=0.001 ).
Un evento del principale endpoint secondario si è verificato rispettivamente in 367 ( 13.0% ) e in 420 pazienti ( 14.8% ) ( HR 0.86; IC 95%, 0.75 - 0.99; P=0.03 ).

La frequenza di eventi avversi è stata simile tra i gruppi. Nel gruppo finerenone, rispetto al gruppo placebo, si è osservata una più alta frequenza di eventi avversi correlati all’iperkalemia, e anche di iperkalemia che ha portato all’interruzione del terapia ( 2.3% versus 0.9%, rispettivamente ).

Lo studio multicentrico di fase 3 ha mostrato che, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia renale cronica, il trattamento con Finerenone ha comportato un minor rischio di progressione della nefropatia cronica e di eventi cardiovascolari rispetto al placebo.
Nel complesso, la frequenza di eventi avversi nel periodo di trattamento è stata simile tra i gruppi, anche se il rischio di iperkalemia è stato più alto nei pazienti che hanno ricevuto Finerenone. ( Xagena_2020 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2020

Xagena_Medicina_2020