Nessun effetto della Vitamina E sull'outcome cardiovascolare e microvascolare nei pazienti con diabete , ad alto rischio


Studi osservazionali e sperimentali hanno fatto ipotizzare che la vitamina E fosse in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari e di complicanze microvascolari nelle persone con diabete.
Lo studio ha valutato gli effetti della supplementazione della vitamina E sull'outcome (esito) dei principali eventi cardiovascolari e sullo sviluppo di nefropatia , nei pazienti affetti da diabete.
Nello studio HOPE ( Heart Outomes Prevention Evaluation ) i pazienti di 55 anni o oltre, con malattia cardiovascolare o con diabete, ed almeno un ulteriore fattore di rischio, sono stati randomizzati a ricevere Vitamina E (400 UI) o Ramipril (10mg).
Il periodo di osservazione è stato in media di 4,5 anni.
L'end point primario composito era rappresentato da infarto miocardico, ictus , o morte per cause cardiovascolari.
L'end point secondario, invece comprendeva: mortalità totale, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o per angina instabile, rivascolarizzazione e nefropatia manifesta.
La somministrazione giornaliera di 400 UI di vitamina E non ha prodotto nessun effetto sull'end point cardiovascolare e sulla nefropatia. ( Xagena_2002 )

Lonn E et al, Diabetes Care 2002 ; 25 : 1919-1927

XagenaFarmaci_2002